IL MURO DI BERLINO E LA STORIA DELLA AXEL SPRINGER

Le storie legate al Muro di Berlino sono tante e di diverso genere, non sono solo quelle dei tentativi di fuga per raggiungere Berlino Ovest.

Ci sono tutt’ora testimonianze architettoniche che ci ricordano come si svolgeva la Guerra Fredda e che ancora conservano la particolare atmosfera che si respirava all’epoca a Berlino.

A pochi passi dal Checkpoint Charlie, ormai diventato un teatrino creato apposta per il turismo di massa, ci sono delle costruzioni che rappresentano in modo autentico la storia che inizia nel 1961 con la costruzione del Muro di Berlino.

La sede centrale della casa editrice Axel Springer costruita a pochi metri dal muro di Berlino

Lungo questa strada vedrete una doppia fila di sampietrini che costeggia il marciapiede e sta ad indicare che proprio in quel punto c’era il Muro, alle sue spalle nella parte ovest sorge un edificio costituito da un grattacielo color oro ed una parte più bassa in vetro, si tratta della sede di una delle più potenti case editrici tedesche: Axel Springer.

Per intenderci: sono quelli che pubblicano, fra le diverse testate, anche Bild, il quotidiano più letto in Germania e tante volte citato in Italia come fonte attendibile.

In realtà è più simile ai tabloid inglesi, quotidiani che puntano più sugli scandali, tante foto e testi spesso discutibili.

AXEL SPRINGER CONTRO BERLINO EST

 

L’edificio si trova quindi al di la del Muro a Berlino Ovest. Axel Springer era conosciuto, fra l’altro, per essere un convinto anticomunista e la volontà di costruire la sede delle sua casa editrice proprio sul confine fra il settore americano e quello sovietico non era casuale.

Del resto, lui stesso definì la presenza del quartier generale della casa editrice proprio al confine fra Est ed Ovest: “Un grido contro il vento”.

Dal tetto della Axel-Springer-Haus (palazzo di ben 19 piani) venivano fatte scorrere le notizie su di un cartellone luminoso rivolto proprio verso Berlino Est.

La DDR a Berlino Est non restò a guardare, e nel 1968 costruì una serie di Plattenbauten (i tipici palazzi prefabbricati della DDR) di fronte alla casa editrice, una sorta di barriera residenziale.

Gli edifici prefabbricati costruiti dalla DDR per coprire la vista sulla sede della sede della Axel Springer

Tutti questi palazzi hanno finestre e balconi non esposti ovest ed il lato rivolto ad ovest ha i balconi coperti.

Questa azione serviva ad impedire che i berlinesi dell’Est potessero leggere le notizie che scorrevano dalla Axel-Springer-Haus.

Camminare lungo questa via e trovarsi da un lato l’imponente sede della Axel Springer e dall’altro la serie di Plattenbauten schierati come una barriera di mattoncini del domino fa ancora oggi impressione, e dà un’idea molto realistica della situazione politica di quell’epoca.

Non si può non notare, tra l’altro, una statua che rappresenta un uomo in bilico su un muro che si trova davanti all’entrata della Axel-Springer-Haus.

Si tratta di un’opera del 2009, la scultura si chiama “Balanceakt” ed è dell’artista Stephan Balkenhol. La figura alta più di 5 metri vuole ricordare la Riunificazione ed in particolare la caduta del Muro, lanciando un messaggio: “Costruire un equilibrio e mantenerlo”, per evitare di cadere negli estremismi.

La statua è circondata da pezzi originali del Muro di Berlino.

Un’altra curiosità: nel 1961 il cantiere edile in cui si stava costruendo la Axel-Springer-Haus è stato anche il punto di uscita di un tunnel costruito dall’altra parte del Muro attraverso il quale è riuscita a fuggire una famiglia da Berlino Est.

Axel Springer Haus:

Axel-Springer-Straße 65, lato su Zimmerstrasse

Questa e tante altre storie legate al Muro di Berlino, le potrai seguire partecipando al Tour del Muro di Berlino.

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