Berlino durante il nazismo: NS-Zwangsarbeit
BERLINO E GLI ANNI DEL NAZISMO
Berlino e i Luoghi della Memoria. Si potrebbe anche dire che Berlino è un luogo della memoria. La città è piena di edifici storici ed esposizioni che testimoniano la sua storia dai tempi del nazionalsocialismo a quello della guerra fredda. Non solo, anche le strade di Berlino ci ricordano mentre passeggiamo, il periodo storico del terrore nazionalsocialista con le Stolpersteine, giusto per fare un esempio. Sono andata a visitare l’unico lager rimasto in cui venivano internati i lavoratori coatti durante il regime nazista: Dokumentationszentrum NS-Zwangsarbeiterlager a cura della fondazione della Topografia del Terrore.
LA MEMORIA DI BERLINO: I LAVORATORI COATTI
Innanzitutto una prima impressione mentre raggiungevo il centro di documentazione, che poi è la stessa che ho avuto la prima volta che sono andata al campo di concetramento di Sachsenhausen: questi luoghi dell’orrore si trovano praticamente vicino al centro abitato e non nascosti al riparo dagli sguardi degli abitanti. Questa cosa mi ha sempre fatto riflettere.
Il campo di concentramento per i lavoratori coatti di Schöneweide è l’unico intatto rimasto dei ben 3000 che si trovano nel territorio di Berlino. L’unica baracca che è possibile visitare è aperta al pubblico solo una volta al mese quando viene organizzata la visita guidata.
Solo per i civili c’erano ben 30mila lager nel territorio tedesco. Praticamente ogni tedesco trasse profitto dai lavoratori-schiavi e senza questa manodopera forse la guerra per la Germania sarebbe finita prima visto che l’economia tedesca era allo sfascio.
Dalle foto d’epoca e dalle tavole descrittive si capisce che tutti i grandi nomi industriali tedeschi da Siemens alla BMW abbiano impiegato in massa lavoratori coatti e questa non è una novità come il loro coinvolgimento attivo con gli apparati nazisti.
Nel 1940 anche gli ebrei furono costretti a lavorare nelle aziende tedesche. Per loro erano riservati reparti separati in modo da evitare il contatto con i dipendenti tedeschi. La maggior parte di questi lavoratori coatti finì poi nel campo di concentramento di Auschwitz.
I nazisti avevano pensato a tutto. Addirittura avevano fatto costruire dei bordelli all’interno dei lager per evitare che i lavoratori coatti avessero contatto con le donne tedesche. Fino al 1943 erano 600 le donne costrette alla prostituzione sparse per circa 60 bordelli.
Queste sono solo una piccola parte delle informazioni che si trovano in questa interessantissima esposizione incentrata molto sulla vita e le condizioni dei lavoratori coatti. Una visita, secondo me, obbligatoria se si ha interesse per questo periodo storico anche se bisogna scollarsi dal centro turistico di Berlino…Anzi. è proprio un buon motivo, così si scopre anche un’altra zona della città.
Dokumentationszentrum NS-Zwangsarbeit
Britzer Strasse 5, 12439 Berlino
Orari di apertura:
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
…come sempre, i tuoi articoli sono di enorme interesse!
grazie Gabriele! mi fa piacere risentirti 🙂